#Alitalia si chiude un’epoca. La società ha chiesto l’amministrazione straordinaria.
Così come previsto dalla legge sulle grandi imprese, gli imprenditori verranno spossessati della società, il patrimonio di Alitalia passa sotto il controllo del Ministero dello Sviluppo che, tramite i commissari, cercherà di valorizzare al meglio i beni, vendendo il possibile ed evitando il fallimento. Per questo motivo si rende necessario un prestito ponte statale, perché vendere Alitalia in continuità di impresa può avere un valore (seppure minimo), mentre lasciare a terra tutti gli aerei avrebbe un costo maggiore e ne deprezzerebbe il valore.
Il costo per i contribuenti ci sarebbe anche in caso di fallimento, in termini di sussidi di disoccupazione e ammortizzatori vari. Non conosco i numeri in dettaglio, ma posso ipotizzare che verrà fatta una new-co, una good company, dove vengono messi gli asset che possono essere interessanti e una bad company, dove si lasciano le rogne.
E’ una strada che è stata già percorsa e che ha funzionato con Parmalat: la legge di “amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi” ha già dimostrato di funzionare. Mi auguro che possa essere la più veloce possibile, per impattare meno sulle tasche dei contribuenti.

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